Il sonno può essere disturbato per una difficoltà a “staccare la spina”. Gli eventi della giornata permangono, il livello di attivazione e attenzione non riescono a diminuire.
Lo stress cronico viene confuso, troppo spesso, con l’affaticamento, con la stanchezza, con il carico di lavoro eccessivo.
L’intervento Funzionale Antistress (Di Nuovo, Rispoli, 2011) prevede l’utilizzo di tecniche psico corporee e può agire sull’insonnia o le difficoltà legate al sonno.
Inoltre il trattamento è altamente efficace per disturbi quali:
-ansia,
-irritabilità,
-confusione,
-irrequietezza,
-scarsa concentrazione,
-pensieri ripetitivi,
-tensione muscolare,
-disturbi digestivi,
-mal di testa,
-stitichezza.
La Metodologia Funzionale Antistress agisce su alcuni regolatori generali, quali la respirazione, la tensione muscolare, le posture, la memoria corporea, il sistema propriocettivo.
L’intervento è strutturato per intervenire su:
- Respiro: recupero della respirazione diaframmatica profonda
- Tensione cronica: modificazione del tono muscolare profondo per sciogliere contrazioni e tensioni croniche e aumentare la percezione di zone bloccate
- Postura e Movimenti: specifiche sequenza di movimenti legati a calma, tranquillità, morbidezza
- Sistema Neurovegetativo: recupero della condizione vagotonica, intervento sul diaframma e innervazioni del neurovegetativo
- Pensieri ricorrenti e disfunzionali, tramite immaginazioni guidate e impostazione di una “routine del sonno“. Per esempio si interviene nella tendenza a rimanere molto tempo a letto. Questo comportamento è agito nella speranza di dormire di più ma si rivela controproducente: continuare a rimanere svegli nel letto per lungo tempo, fa sì che il cervello impari nel tempo ad associare il letto non solo al sonno ma anche alla veglia.
Un pensiero errato che mantiene l’insonnia e quindi non permette di risolvere il problema è: “se anche stanotte non dormirò, domani sarò stanchissimo, non riuscirò a lavorare bene e a concludere tutto quello che ho da fare”. Pensieri di questo tipo sono estremamente frequenti in chi soffre di insonnia e non fanno che aumentare l’ansia e la preoccupazione, cronicizzando il disturbo.
Infatti il recupero del benessere passa attraverso il ripristino delle seguenti capacità:
- LASCIARE le tensioni per recuperare forza ed energie;
- Aprire le SENSAZIONI e migliorare la PERCEZIONE della realtà e degli altri;
- ALLENTARE IL CONTROLLO per renderlo mobile e rigenerare la capacità di decidere;
- Recuperare il PIACERE come stato di profondo benessere e armonia.
- Nutrire la CONTINUITA’ POSITIVA, permettendo di pensare alla giornata successiva o a impegni futuri con meno angoscia.
ed è proprio su queste ESPERIENZE DI BASE che andremo a lavorare, oltre ad intervenire specificatamente sul circolo vizioso che provoca ansia prestazionale collegata alla fase di addormentamento, agendo sulla modifica delle routine legate all’andare a dormire, che identificheremo come difunzionali nel vostro specifico caso.
Bibliografia:
Di Nuovo S., Rispoli L. (2011), L’analisi funzionale dello stress. Dalla clinica alla psicologia applicata, Franco Angeli: Milano
Rispoli L. (2016), Il Corpo in Psicoterapia oggi, Franco Angeli: Milano
Rispoli L. (2014), Il Manifesto del Funzionalismo Moderno, Alpes: Roma
Rispoli L. (2004), Esperienze di Base e Sviluppo del Sè, Franco Angeli: Milano

