Sempre più spesso non c’è accordo tra i genitori che si separano dopo un matrimonio o una lunga convivenza.
In particolare, il conflitto investe i figli che, di norma, dovrebbero essere sempre tutelati.
Capita così che si finisca davanti a un giudice, al quale spetta il delicato compito di decidere del destino del minore.
Il consulente tecnico di parte (CTP) è un professionista che assiste uno dei soggetti coinvolti nel processo, padre o madre, partecipando in prima persona a tutte le attività peritali del CTU nominato dal Giudice che si occuperà della valutazione genitoriale per l’affidamento decretata poi dal Giudice del Tribunale.
Il ruolo del CTP quindi è molto importante nelle cause civili di separazione e divorzio e in quelle di affidamento, laddove è opportuno procedere con una valutazione delle capacità genitoriali e della condizione psicologica del minore perché il giudice abbia tutti gli elementi necessari a decidere per l’affidamento esclusivo o condiviso o semplicemente della collocazione del figlio minore della coppia.
Il CTP vigila e stila una relazione scritta, che può essere o meno in accordo con quella redatta della CTU, ma che viene elaborata sempre e comunque nel bene del minore e del suo cliente perchè si fa mediatore dei vissuti emotivi, dei bisogni e delle aspettative che il genitore nutre rispetto al proprio figlio e al nucleo familiare.
Come psicologa in ambito giuridico-forense ho una formazione specifica in Psicologia Giuridica ottenuta con un Corso di Alta Formazione presso il Centro Co.Me.Te. di Empoli e so analizzare attentamente il fascicolo processuale per comprendere dove e come il proprio cliente si colloca rispetto al benessere del figlio.

